"In questi giorni, quando luce e oscurità bilanciano il respiro del mondo, giunge l'Ora dell'Equinozio d'Autunno. La soglia tra i mondi è sottile e il Tempo si congela in un equilibrio dorato..."
Quando il Sole si congela al confine tra luce e oscurità, giunge il Tempo dell'Equinozio d'Autunno, un momento sacro di equilibrio, in cui giorno e notte si inchinano l'uno all'altra, bilanciando le coppe della grande misura celeste. Ma quest'anno l'equinozio non apre solo una nuova svolta del tempo, ma diventa una porta verso la profonda alchimia del cambiamento.
Il Sole, nella sua maestosa ascesa, entra in opposizione con gli antichi guardiani dei confini: Saturno, custode del tempo e del karma, e Nettuno, il Grande Mistificatore, sovrano dei sogni, delle illusioni e dei mondi sottili. Entrambi si trovano in Pesci, vicino al confine instabile tra il Fuoco dell'Ariete e l'Acqua dei Pesci, dove in primavera si era già dispiegato il dramma mistico di grandi progetti e risvegli spirituali. Questo punto torna attivo, come l'eco di un percorso incompiuto.
Saturno e Nettuno si muovono retrogradi, trascinandoci in un imbuto di revisione, in un ritorno a trame precedenti: incompiute, irrealizzate, dimenticate. La loro unione crea un'atmosfera nebbiosa di tensione interiore, quando il desiderio di andare avanti, di spezzare le catene, di compiere una svolta decisiva si scontra con profonda paura, dubbio, passività. La fiamma ardente dell'iniziativa dell'Ariete combatte con l'elemento acqua instabile e sfuggente dei Pesci.
Ci troveremo ancora una volta nel teatro di una battaglia interiore: tra azione e riflessione, impulso e meditazione, sete di cambiamento e desiderio di stabilità. Questo è un momento non solo di grandi decisioni, ma anche di dolorose realizzazioni.
Ed è proprio in questo periodo, nell'ora dell'eclissi solare, in prossimità dell'equinozio, che Mercurio e il Sole si uniscono nel punto più alto della loro traiettoria, rivelando la chiarezza delle intenzioni, i vettori generali del futuro. Questo è il momento di raccogliere il Grande Raccolto. Idee, decisioni, sogni e promesse seminate in primavera. Ciò che fu gettato allora sta ora raggiungendo il suo apogeo, o distruzione.
Le illusioni costruite sulla sabbia saranno spazzate via. False intenzioni, parole vuote, obiettivi altrui, dispersi come nebbia all'alba. Ciò che è vero supererà la prova, si rafforzerà, crescerà, come un albero che ha messo radici nelle profondità dello spirito e dell'anima.
Ma insieme al raccolto, un esame. Complesso, karmico. E solo coloro che sono pronti a rinunciare all'autoinganno e a incontrare faccia a faccia la Verità della propria anima saranno in grado di superarlo.